Un lavoro facile, facile: il folle piano di Börek e Wassim per diventare ricchi
In un mondo letterario dominato da dialoghi tra amanti veri o presunti, ecco che uno scoppiettante nuovo duo è destinato a scompigliare le carte, per sempre… Börek e Wassim sono i protagonisti di Un lavoro facile, facile di Davide Calì (illustrazioni di Samuele Recchia, bianconero edizioni). Un romanzo per bambini e bambine dai 10 anni capace di stravolgere i confini, narrativi ma non solo…
Un lavoro facile, facile
Börek e Wassim sono due ragazzi, amici, anche se a giudicare dalle loro narrazioni tendono a mandarsi spesso a quel paese. Ma si cercano e si vogliono bene, credo.
Tutto ha inizio quando Börek fa un sogno che, ne è certo, potrà cambiare la vita di entrambi grazie al guadagno netto, e ambiguo, di trentamila euro. Ma dal sogno, ambientato nella savana, a Parigi… la strada è decisamente lunga:
“Mi spieghi gentilmente quale relazione vedi tra noi e un corno di rinoceronte?” La conversazione mattutina con Börek cominciava veramente a farmi arrabbiare.
“Ma non vedi? Se non ne ha uno in negozio magari sarà interessato a comprarlo, no?”
“Va bene, quindi è per questo che mi hai svegliato? Te lo giuro, Börek, è l’ultima volta che mi faccio prendere in giro da te!”
“Ma no, ma no, aspetta il seguito!”
“Il seguito di cosa? Sei cretino? Se non lo hai notato, qui non siamo nella savana. Non ho visto rinoceronti passeggiare lungo la Senna di recente!”
“Certo che no”, risponde il mio amico a questo punto. “Ma ce ne sono nello zoo”.
Ricapitolando abbiamo un sogno, un rinoceronte e di conseguenza un corno di rinoceronte che dovrebbe valere trentamila euro, uno zoo e due sognatori. Manca solo un piano.
Il piano
E il piano prende forma, folle, assurdo, assolutamente fuori di melone, anzi anguria. Ma c’è. E nel piano vengono inclusi anche altre due persone, Mustafà e Monton, indispensabili per trovare gli oggetti determinanti per la riuscita del piano.
Mustafà e Monton si aggiungono alla narrazione che da due voci diventa a quattro. Un coro impegnato a narrare le gesta del rinoceronte che di dormire, per farsi segare il corno, non ne vuole sapere.
Prima di entrare, ci siamo fermati su una panchina, abbiamo aperto l’anguria e l’abbiamo inzuppata bene di sonnifero. Di sicuro era meglio così che con le freccette. Poi, siamo entrati scavalcando un muro. Questa parte è stata facile.
Il resto un po’ meno. Lo zoo è enorme. Io non ci ero mai stato.
Nessuno aveva pensato di procurarsi una mappa, e nemmeno una torcia, quindi abbiamo vagato per un’ora al buio.
Non racconto il finale, ma anticipo che fa ridere e non poco.
Con un ritmo veloce e coinvolgente Un lavoro facile, facile narra la vita difficile di quattro simpatici sognatori. Davide Calì si conferma un cantastorie eccezionale.
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I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Avvincente
Commento In uno zoo di Parigi un lavoro facile, facile sta per prendere forma… ma non tutto è come sembra.