La danza delle rane, di Guido Quarzo e Anna Vivarelli
Può un libro per bambini cucire in maniera perfetta scienza, storia, cultura e romanzo? Può! E La danza delle rane di Guido Quarzo e Anna Vivarelli, editoriale Scienza, ne è la prova.
Un romanzo perfetto, per tutte le bambine e i bambini curiosi, appassionati, che desiderano capire e assorbono il sapere in ogni piccolo dettaglio. Un viaggio nella scienza, nella storia, e nella speranza che ognuno di noi dovrebbe riporre nel progresso, nella volontà dell’uomo, volontà nel capire, scoprire, studiare.
La danza delle rane
Siamo nella seconda metà del Settecento a Scandiano (Reggio Emilia), Antonio è il figlio del mugnaio, un lavoro eccellente, con un futuro promettente, già segnato soprattutto in quell’epoca quando i figli erano “obbligati” ad aiutare i padri. Ma il destino di Antonio potrebbe cambiare: un giorno infatti l’abate Lazzaro Spallanzani gli chiede di diventare il suo assistente. E già qui molti di voi potrebbero alzare le antenne: Spallanzani infatti fu gesuita, biologo, accademico e rettore italiano, considerato il “padre scientifico” della fecondazione artificiale. Insomma diventare l’assistente di un tale scienziato è un evento che può cambiare la vita di chiunque.
La danza delle rane racconta la storia di Antonio, un bambino curioso, attento e capace di porsi sempre molte domande, e assistente di Lazzaro Spallanzani. Ma narra anche quel Settecento colmo di sospetti e difficoltà, diffidenza verso la scienza e verso il futuro. Lo racconta attraverso gli occhi di un bambino e ci fa rivivere quell’epoca, sempre stando sul filo, senza mai dimenticare che si tratta di una storia per bambini, unendo la scienza e la spiegazione, a una storia avvincente, dove spariscono fossili e bisogna trovare il colpevole.
Mentre tornavano verso la villa, Antonio prese coraggio e guardandosi la punta dei piedi disse: – Io però eccell… professore… non ho ben capito una cosa.
– Forza domanda! Bisogna sempre domandare!
– Non ho capito a che cosa vi servono le rane…
– Ah, ma per i miei esperimenti: non si può mai essere sicuri di una cosa se non la si è provata. E mica una sola volta, bensì molte, molte volte.
Un libro davvero piacevole, perché capace di incuriosire, di dare nozioni interessanti, coinvolgendo il lettore pagina dopo pagina. Non mancano le difficoltà per Antonio, le paure e anche i dubbi, ma assieme a lui il lettore può crescere e capire, e soprattutto può continuare a sperare, e mettersi in gioco a sua volta.
– Che cosa credi, ragazzo, che chi nasce in un mulino non possa fare altro che il mugnaio? Si intende, il mugnaio è un ottimo mestiere ed è indispensabile che qualcuno lo faccia. E più il mugnaio fa bene il suo mestiere, migliore sarà il nostro pane.
– La storia delle eccellenze… – mormorò Antonio.
L’abate annuì. – Ma nessuno di noi nasce con la strada già segnata.
Antonio scosse la testa. —- E invece sì. C’è chi nasce marchese e chi mugnaio.
Spallanzani tacque. – È vero, – riprese a dire – di solito è così. Ma scartare a lato è possibile. A volte si presenta un’occasione, sempre che la si voglia cogliere, e questo sta a te deciderlo.
Le illustrazioni di Silvia Mauri
Una particolare menzione meritano anche le illustrazioni di Silvia Mauri: perfette, semplicemente perfette, capaci di catturare l’attenzione e dominare lo spazio ma anche di accompagnare il lettore verso la storia. Inoltre non mancano schizzi scientifici di tutto rispetto. Anche in bianco e nero funzionano e non sembrano di accompagnamento, ma protagoniste a loro volta di una storia che a questo punto non posso che consigliarvi di leggere, e rileggere. Anche a scuola.
Review Overview
Storia
Leggibilità
Illustrazioni
Prezzo
Splendida lettura
Una lettura che riuscirà a conquistare tutti bambini e adulti, perché il sapere è di tutti coloro che hanno il desiderio e la volontà di scoprirlo.