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Libri per spiegare il significato della morte ai bambini

Affrontare il tanto temuto argomento della morte non è facile. Non lo è per noi adulti, che per quanto cerchiamo di razionalizzare, siamo colpiti dall’evento e proviamo emozioni forti, e lo è ancor meno per i bambini. Ricordo ancora quando mia figlia ha compreso che morire significa non esserci più. Mai più. I suoi occhioni si sono spalancati e ha pianto per Harry Potter, perché finalmente ha capito il significato della parola orfano. Ha pianto tanto, e io mi sono sentita impotente di fronte alla sua tristezza.

La morte però non ha ancora sfiorato mia figlia, se non attraverso i romanzi e alcuni racconti. Cosa fare quando un bambino è “costretto a vivere la morte”? Come affrontare la perdita di un nonno o di un genitore o di un amico caro? Quella frase “non esserci più” è immensa per un bambino, un ostacolo incredibile, colmo di dubbi e paure.

I libri come sempre ci possono aiutare, anche se parlarne assieme rimane il suggerimento più sentito, perché il dialogo ci aiuta a confrontarci, a dare un senso alle forti emozioni che ci avvolgono, a scoprire che siamo simili nel dolore così come nella gioia.

3 libri per spiegare la morte ai bambini

Un libro, di cui abbiamo già scritto qui su Libriebambini, che sicuramente aiuta ad affrontare questo difficile tema è Io dopo di te di Alberto Pellai. Un bambino molto triste deve affrontare la morte del bisnonno, ma è proprio il ricordo ad aiutarlo in questa impresa da grandi. Attraverso la storia di una lacrima il protagonista della storia affronterà il suo cammino personale di elaborazione del lutto. Perché semplicemente ha il diritto di farlo.

Per i bambini più piccoli, perfettamente in grado di capire che qualcosa è cambiato attorno a loro, suggerisco Gina e il pesce rosso, di Judith Koppens, favola commovente per affrontare la perdita, l’addio e la tristezza che ne scaturisce, ma ricca anche di speranza, perché morte non è una parola proibita ma è parte della vita stessa.

Infine, La nonna addormentata, di Roberto Parmeggiani, un albo dolcissimo capace di rendere vivi i ricordi di coloro che amiamo, per poterli portare sempre con noi.

Fa male, è vero, ma ricordare ci aiuta a rivivere i momenti passati assieme, e ci sprona a cercarne altri da vivere e condividere.

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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