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Un’avventura magica nel cuore del Medioevo: tre bambini straordinari e un cane santo

Possono tre bambini e un cane mandare in subbuglio la Francia, il loro Re, la Chiesa e ogni viandante curioso? Evidentemente sì. O almeno così la pensa Adam Gidwitz (anche se alla fine del romanzo coinvolge la passione per il Medioevo della moglie), autore dell’incredibile romanzo La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, edito in Italia da Giuntina, traduzione di Marina Morpurgo, finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2024 Categoria 11+ , con le illustrazioni di Hatem Aly. Miniature più che illustrazioni, bellissime.

Incredibile romanzo perché riesce nell’astuta impresa di unire la fantasia alla storia, in una vicenda corale che non cala mai di ritmo, anzi coinvolge il lettore fino a portarlo a chiedersi cosa sia realtà e cosa fantasia in ciò che sta leggendo.

La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo

La storia vede protagonisti, come giustamente sottolineato dal titolo: tre bambini e un cane. Il lettore farà la loro conoscenza grazie a un personaggio molto misterioso che va raccogliendo informazioni su di loro per tutta la Francia, fino a quando in una locanda non incontra una serie di narratori che per caso hanno vissuto in prima persona la vicenda e possono raccontarla perché c’erano. Tra un oste e una birraia, una monaca e un giocoliere… il tutto annaffiato da discutibile birra. La storia prende forma e ha davvero dell’incredibile.

Dunque, siamo in Francia nel 1242. I tre bambini sono davvero straordinari o almeno le leggende che li accompagnano li presentano come tali: Jeanne, William, Jacob. Jeanne è una contadina che ha visioni sul futuro, William un giovane monaco con una forza incredibile, Jacob può guarire qualsiasi ferita. E poi c’è Gwenforte, un cane, resuscitato non si sa bene come.

Tre fanciulli – così diversi l’uno dall’altro, così lontani a casa, e fino a poco tempo fa così soli – sedevano sulla riva di un torrentello. Jeanne accarezzava il pelo bianco di Gwenforte. William si era sfilato i sandali di cuoio e aveva immerso i piedi nell’acqua fredda. Jacob si stringeva le ginocchia contro il petto e guardava gli alberi che si muovevano appena – era in grado di identificarli dalla forma delle foglie – e al di là, le stelle alle quali non sapeva dare un nome.
Ciascuno dei tre lanciava occhiate agli altri. Nessuno parlava.
L’eccitazione della fuga era stata una vampata che poi si era spenta, come un fuoco di legno di betulla.

Una storia di rispetto

Le loro gesta vengono narrate dai viandanti ospiti della locanda, e arricchite di particolari inquietanti. Ma come della loro esistenza è a conoscenza il Cronista che sta raccogliendo informazioni, così ne è a conoscenza anche il Re di Francia, Luigi. Tuttavia non è per i presunti miracoli che i tre si troveranno di colpo perseguitati dallo stesso Re, no! Bensì perché tra una avventura e un’altra vengono accusati di eresia per un tentativo di salvataggio di libri ebraici dal Rogo di Parigi (voluto dalla madre del Re, va sottolineato).

Jacob sedeva su uno sgabello basso. Nella stanza piccola e calda gli amici lo guardavano mortificati. Il dolore altrui ha qualcosa di imbarazzante. È difficile capire cosa sia meglio fare. La risposta giusta è sempre abbracciare. Tuttavia Jeanne e William erano seduti dall’altra parte della stanza, e le loro braccia non erano lunghe a sufficienza per arrivare a toccare Jacob. E poi non lo sapevano che un abbraccio è sempre la risposta giusta. Anche ascoltare è una buona risposta al dolore altrui. Ma sfortunatamente Jacob non stava parlando.

Il romanzo riesce a presentare tantissimi elementi interessanti: storia, fantasia, ma anche teologia, rispetto per le religioni e molto altro ancora.

Capitolo dopo capitolo l’interesse dei giovani lettori e lettrici si concentra non solo verso i tre protagonisti, ma anche verso un’epoca lontana che porta il sapore del presente. Gli elementi fantastici rendono il racconto più leggero, mentre la storia viene arricchita da dettagli interessanti e accattivanti.

Un romanzo che consiglio, perché sa risvegliare interessi e di scatenare domande.

I libri del Premio Strega ragazze e ragazzi 2024

Su Libri e bambini presentiamo i testi selezionati per il Premio Strega ragazze e ragazzi 2024.

Categoria 6+

  1. Peter Carnavas, Olive e l’elefante grigio, tradotto da Alessandro Barbaglia (De Agostini).
  2. Dave Eggers, Lo strambo trasloco della magione Miller, tradotto da Giulia Rizzo, illustrato da Júlia Sardà (L’ippocampo).
  3. Jarvis, Orso e Uccellina. Il picnic e altre storie, tradotto da Alessandra Valtieri (Lapis).

Finalisti categoria 8+

  • Annalisa Camilli, L’ultimo bisonte, illustrato da Irene Penazzi (La Nuova Frontiera Junior).
  • Maddalena Vaglio Tanet, Rim e le parole liberate, illustrato da Ilaria Mancini (Rizzoli).
  • Edward Van de Vendel, Anoush Elman, Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio, tradotto da Laura Pignatti, illustrato da Annet Schaap (Sinnos).

Categoria 11+

  • Katya Balen, Ottobre, Ottobre, tradotto da Lucia Feoli (Einaudi Ragazzi).
  • Adam Gidwitz, La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, tradotto da Marina Morpurgo (Giuntina).
  • Kelly Yang, Motel Calivista, buongiorno!, tradotto da Federico Taibi (Emons).

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

I nostri voti

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Illustrazioni
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Da leggere

Un romanzo ricco di avventura e di storia, ma anche di magia e di amicizia

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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