Libri

Un albo senza parole che insegna la resilienza con il kintsugi

Rompere e riparare, cadere e rialzarsi. Parole colme di speranza, ma così difficili da realizzare. Concetti semplici, ma complessi nella realtà. Rottura e riparazione portano i bambini a esplorare il mondo, ad affrontare anche le emozioni negative per poter riprendere la rincorsa verso la vita. E così tra l’arte giapponese di riparare le ceramiche rotte, kintsugi, e una poesia di Emily Dickinson, nasce l’albo Kintsugi di Issa Watanabe, in Italia per Logos editore, finalista Premio Andersen 2024 Categoria Miglior Libro senza parole. Un albo potente, capace di travolgere sentimenti e pensieri. Proprio per la sua sintesi e ricerca nel dettaglio.

“Speranza” è la cosa con piume
che si posa nell’anima
e canta l’aria senza parole
e non smette – proprio mai
E si sente – dolcissima – nel vento
e dev’essere furiosa la tormenta
per riuscire a intimorire l’uccellino
che ha riscaldato tanti
L’ho udito nella landa più fredda
E sul mare più sconosciuto
Eppure, mai, nella disperazione,
ha chiesto da parte mia – una briciola.

Questa è la poesia di Emily Dickinson che chiude l’albo, una conclusione che potremmo definire anche un inizio. Perché da qui possiamo ripartire con speranza.

Kintsugi

Una lepre è seduta a capotavola di un lungo e vivo tavolo. Alla sua fine, una sedia dà origine a un albero, sul suo schienale posa un uccellino e i rami sorreggono una tazza di tè. Qualcosa però spaventa l’uccellino… la paura, ma anche la quiete, qui viene presentata con il colore bianco, un qualcosa che sfugge e accoglie. Che insegue e frena.

L’uccellino diventa bianco come la sedia e l’albero e la tovaglia. Scappa. La tazza si rompe, la sedia cade, la lepre insegue, cade, viene soccorsa. Corre tra foreste verdi, mari colorati, abissi bianchi. Nella mano un ramoscello.

Torna afflitta verso la tavola rovinata, e dopo attimi di sconforto ricostruisce ciò che era. Ma diversamente.

E la speranza rifiorisce.

Poetico, strano. Colmo di dettagli e suggestioni. Certo non un albo facile, ma che suggerisce molte, moltissime interpretazioni. Dalle più semplici alle complesse visioni della vita.

L’arte di riparare è parte dell’uomo.

Sta a noi coglierla per rialzarci e riprendere il cammino.

I libri finalisti del Premio Andersen 2024

Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2024.

Finalisti miglior libro 0/3 anni

Miglior libro 3/6 anni

  • Agrifoglio di Matthew Cordell, traduzione di Maria Pia Secciani, Clichy
  • Storie brevi di Silvia Borando, Minibombo
  • Vorrei dirti di Jean-François Sénéchal, illustrazioni di Chiaki Okada, traduzione di Anselmo Roveda, Giralangolo

Miglior libro oltre 12 anni

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Per riflettere

Un’opera d’arte capace di raccontare le resilienza anche ai bambini.

User Rating: Be the first one !

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio