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La banda del pianerottolo: romanzo di Espérance Hakuzwimana che celebra la forza dell’amicizia e la magia dei sogni

Quando un autore o autrice di libri per bambini e ragazzi trascorre molto, moltissimo tempo, a osservare e capire sentimenti ed emozioni dei suoi lettori, a mio avviso le sue storie acquistano un sapore diverso, naturale e buono. È come se la storia stessa si avvicinasse ai suoi lettori e lettrici per conquistarli, incuriosirli e amarli.

È il caso de La banda del pianerottolo di Espérance Hakuzwimana (illustrazioni di Silvia Venturi, Mondadori), finalista del Premio Letteratura ragazzi Città di Cento, terna scuola primaria. Un romanzo che affascina per semplicità della parola e profondità di pensiero, come a volersi appunto avvicinare al mondo dei bambini senza stravolgerlo. Prenderli per mano e accompagnarli verso una realtà che appartiene solo a loro.

La banda del pianerottolo

Due nuclei familiari, due storie molto diverse, unite da un adulto decisamente particolare: l’edicolante chiamato zio Ruben.

Cami e Sam, devono affrontare non pochi stereotipi a causa della loro famiglia metà senegalese e metà italiana, e per rendere la vita ancora più complicata Cami vede tutti gli adulti del suo quartiere con nuvole al posto della testa.

Timo e Daria sono appena rientrati da Londra. I loro genitori lavorano sempre, per questo loro odiano le baby-sitter considerate il male del mondo, e Timo è sordo oltre a vedere fili che legano le persone.

I quattro, assieme a Noki, formano una scorribandola (lo zio Ruben ama inventare parole!)

Alla fine mi abituerò. Anche se una cosa davvero insopportabile nella scuola in Italia c’è. Non è una cosa ma è una persona: si chiama signorina Lavinia ed è la mia insegnante di sostegno.
Mamma dice che dovrebbe aiutarmi per via della mia ipoacusia e perché sono il nuovo arrivato. Anche se la conosco da poco, ho l’impressione che voglia essere ovunque ma non qui in classe con me. E ci credo! Quale grande sceglie di tornare a scuola? Però alla signorina Lavinia non lo chiedo, non mi interessa molto quello che ha da dire. In realtà non mi interessa proprio quello che ha da dire la maggior parte delle persone. Per questo spesso spengo le protesi e me ne sto nel mio silenzio.

Tra fili invisibili, genitori sempre impegnati, amicizie inizialmente sospettose e nuvole, i nostri eroi  hanno una missione vitale:  evitare la chiusura dell’edicola dello zio Ruben.

“Se lavoriamo tanto lo facciamo anche per voi” dice mamma con la faccia seria. “E poi è come la scuola” aggiunge sempre papà.
“Una seccatura?”
“Timo!” mi riprende Daria.
“No, una responsabilità” risponde lui.
Papà usa spesso paroloni che non capisco. Ogni volta lo guardo e penso che magari, da grande, le saprò usare bene anche io come lui.

Un romanzo originale

Originale, sincero, affascinante, La banda del pianerottolo è un romanzo che consiglio a tutti i giovani lettori e lettrici amanti di storie, ha tutti gli ingredienti per venire amato. Un romanzo sull’amicizia ma non solo, capace di risvegliare sentimenti e spazzare vecchi pregiudizi, inutili, di raccontare fatti realistici conditi con una buona dose di magia. Un romando dalla parte dei bambini e delle bambine per argute soluzioni e impensabili dettagli.

I finalisti del Premio Letteratura Ragazzi Città di Cento

Su Libri e bambini proponiamo le recensioni dei testi in finale al prestigioso Premio Letteratura Ragazzi Città di Cento.

Finalisti scuola primaria:

Finalisti scuola secondaria di I grado:

Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.

I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Originale

Un romanzo per ragazzi capace di raccontare l’amicizia come viene vissuta oggi dai bambini, senza stereotipi e con molta speranza.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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