Hodder e la fata di poche parole: delicata favola moderna di Bjarne Reuter
Quante volte noi adulti pensiamo di aver interpretato correttamente i desideri e i sogni di bambini e bambine per poi scoprire che in realtà abbiamo miseramente fallito? E quante volte ci lasciano a occhi sbarrati di fronte la loro incredibile e inappuntabile logica?
Ragionamenti, conclusioni, considerazioni… ci guardano seri mentre illustrano le proprie idee e pensieri. Quello che ci chiedono è solo un po’ di attenzione. Ma quante volte non ci siamo fermati un attimo, o, peggio ancora, ci è scappato da ridere?
Hodder e la fata di poche parole di Bjarne Reuter (traduzione di Eva Valvo, Iperborea editrice, finalista Premio Andersen 2023 Categoria Miglior libro 9/12 anni), credo sia uno dei romanzi più dolci e veri che mi sia capitato di leggere in questo ultimo periodo. Tanto che lo consiglio anche agli adulti.
Hodder e la fata di poche parole
Hodder è un ragazzino un po’ sulle nuvole, talmente “strambo” che mentre facciamo la sua conoscenza fatichiamo a capire cosa sia reale e cosa no. Si va dagli strani incontri notturni alla fata che gli comunica essere il prescelto. Non vi preoccupate, però! La storia di Hodder non presenta eroiche imprese, battaglie tra bene e male, draghi oppure orchi. Di fantastico incontriamo solo una minuscola fata, di poche parole come ci ricorda il titolo. Il resto dei personaggi che condiscono la vita di Hodder sono certo particolari, ma non impossibili.
Anche se forse il rapporto più vero è genuino è quello con la sua maestra e il suo profumo.
Una storia che di fatto racconta poco, ma ci presenta la fantasia del giovanissimo protagonista come àncora sicura in un mondo dove poco o nulla appare rassicurante, anche se Hodder riesce a vedere la meraviglia in ogni angolo di mondo.
Quale è la storia narrata in Hodder e la fata di poche parole
Orfano di mamma Hodder vive con il papà. Papà che fa un lavoro impegnativo: attacca manifesti sui muri della città, di notte. Hodder trascorre ogni notte da solo, anche la notte di Natale. Ma non dobbiamo preoccuparci per lui perché Hodder ha mille iniziative, conosce tantissime persone, strambe, e ha “solo” il compito di salvare il mondo. Da che parte si inizia a salvare il mondo? E perché mai la fata ha scelto lui, un bambino che mai e poi mai viene scelto in nessunissima occasione?
Di solito Hodder non veniva scelto semmai scartato. Per esempio, quando si formavano le squadre a scuola, oppure quando si poteva decidere il proprio compagno di banco. In quelle occasioni la domanda era chi avesse la sfortuna di ritrovarsi con Hodder. Spesso succedeva a una bambina di nome Kamma Gudmansdottir, che veniva dall’Irlanda e aveva i piedi enormi e bizzarre abitudini alimentari.
Così, mentre Hodder ci presenta i suoi incontri, reali e non – difficile distinguerli – iniziamo a capire che la sua vita, seppure apparentemente fantasiosa e sulle righe, è in realtà molto più completa di quella di molte altre persone. Dal pugile-poeta Big Mac Johnson alla misteriosa Lola dalle scarpe rosse, dal cane azzurro alla fata… ogni notte Hodder fa incontri particolari che lo aiutano a crescere mentre la vita a scuola tra anti-ansiolitici della maestra, compagne di banco capaci di farti ribollire le budella e amici enormi, bravissimi, silenziosi, Hodder inizia a delineare una squadra vincente per salvare il mondo. Insieme.
Sono proprio i personaggi a rendere unica questa favola moderna. Si tratta di personaggi vari e completi che sanno rendere ogni dettaglio realistico. Anche la fata.
I libri finalisti del Premio Andersen 2023
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2023.
Miglior libro 0-6 anni
- Tancho di Luciano Lozano, traduzione di Diego Fiocco, L’ippocampo
- Tutti lo hanno visto! di Margaret Wise Brown, fotografie di Ylla, traduzione a cura della redazione, Orecchio Acerbo
Finalisti come miglior libro 6-9 anni
- Jole di Silvia Vecchini, illustrazioni di Arianna Vairo, Topipittori
- Morris di Bart Moeyaert, illustrazioni di Sebastiaan Van Doninck, traduzione di Laura Pignatti, Sinnos
Miglior libro 9-12 anni
- Sotto lo stesso tetto di Chris Raschka, traduzione di Francesco Piperno, Biancoenero
Finalisti come miglior libro oltre i 12 anni
- L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart, traduzione di Aurelia Martelli, Giralangolo
Miglior libro di divulgazione
- Blu di Cristiana Valentini, Editoriale Scienza
- La mano di Magda N. Garguláková, illustrazioni di Vítězslav Mecner, traduzione di Federico Taibi, La Margherita
- Unico nel suo genere di Neil Packer, traduzione di Sara Saorin, Camelozampa
Finalisti miglior libro fatto ad arte
- Il bigliettino di Pilar Serrano Burgos, illustrazioni di Daniel Montero Galán, traduzione di Giulia Giorgini, Kalandraka
Miglior libro illustrato
- Il mondo è rosso di Britta Teckentrup, traduzione di Sante Bandirali, Uovonero
- La bocca dell’Adda di Franca Cavagnoli, illustrazioni di Giovanni Emilio Cingolani, Orecchio Acerbo
Finalisti miglior libro senza parole
- Avventura nel Regno di Porcellana di Katerina Illnerova, Carthusia
- Il cappello di Paolo Ventura, Topipittori
- Sdeng bum splash! Il grande libro dei rumori di Benjamin Gottwald, Terre di Mezzo
I nostri voti
Storia
Leggibilità
Prezzo
Gradevole
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato per conoscere il mondo e la fantasia dei bambini.