Fiori mortali, ottimo giallo per ragazzi firmato Cristina Brambilla
Carlo è un ragazzino tranquillo, molto goloso di cioccolato, appassionato di disegno, con un unico vizio che la madre Irene ritiene atroce: rosicchiare le matite.
Vive con la madre, il padre è morto sotto una bomba, e la sua tata-cameriera Rosa, che quando sorrideva era come se fosse arrivato il Natale con tutte le sue luminarie, nella Milano del dopoguerra.
Carlo propone alla mamma di festeggiare il compleanno al teatro La Scala, appena ricostruito. Irene, lusingata, già pensa a un vestito nuovo e magari anche un gioiello, un magnifico fiore di cacao disegnato da suo figlio.
Lo zio Aurelio, giocatore d’azzardo, sperperatore di patrimoni, cascamorto, viscido, scansafatiche, il peggiore zio che un ragazzo potesse desiderare, che mira a sposare Irene, suggerisce di far realizzare il gioiello all’orafo della Maggiolina.
Peccato che sull’orafo girino strane dicerie: tutte le signore che hanno ricevuto un gioiello fatto da quell’uomo sono state ritrovate morte stecchite. I mariti risposati e i preziosi spariti.
Ma Irene è una donna con i piedi per terra e non ritiene attendibili le rivelazioni della preoccupatissima Rosa.
Madre e figlio si recano dall’orafo, un uomo coi capelli color della cenere, che vive con un cane minaccioso, in una casa con una stanza chiusa a chiave come la stanza di Barbablù e un cespuglio di fiori viola, un colore elettrico, ipnotico.
Il gioiello viene commissionato. Carlo e Rosa si gettano a capofitto nel mistero che avvolge l’orafo, il signor Regolo, e i suoi fiori ed elaborano un piano per non mettere in pericolo Irene… Ma c’è veramente un mistero da risolvere? Irene è davvero in pericolo? E che ruolo ha lo zio Aurelio in tutto ciò?
Il giallo Fiori mortali
Fiori mortali è un giallo in piena regola per i giovani lettori che ameranno la suspence suscitata dal racconto di Cristina Brambilla, illustrato da Francesco Montesanti, edito da Pelledoca nella collana Occhiaperti.
Sarà facile immedesimarsi nel giovane Carlo, combattuto tra i sospetti dell’esuberante cameriera e la pacata razionalità della madre.
L’ambientazione è storica: la Milano del 1946 in piena ricostruzione, con l’imminente riapertura della Scala con Toscanini, atteso segno di rinascita.
Il racconto, pur nel crescendo di tensione, è spiritoso e divertente.
Tra gli ingredienti per farne un buon libro non mancano quelli della cioccolata in tazza, la cui ricetta conclude la lettura.
Review Overview
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Consigliato
Gioielli, veleni e cioccolata in tazza: Cristina Brambilla presenta così il suo nuovo libro Fiori mortali. Consigliato ai giovani lettori, dai 10 anni, che si apprestano a scoprire il genere giallo.