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Io parlo come un fiume: la storia di Jordan Scott e Sydney Smith che tutti dovrebbero leggere

Quante volte di fronte alle difficoltà dei nostri figli fatichiamo a trovare le parole e cerchiamo di minimizzare il problema, fingere che non esista o ce la prendiamo con chi ce lo fa notare?

Il confronto con la diversità non è mai scontato e ci costringe, prima di tutto, a lavorare su noi stessi. A cercare le parole giuste per spiegare senza pietismo, a consolare senza buonismo, ad aiutare senza sostituirsi, ad accettare di non essere perfetti. A trovare dentro di sé le risorse per far fronte ad una realtà che non può essere ideale.

Io parlo come un fiume di Jordan Scott e Sydney Smith (Orecchio Acerbo, Finalista Premio Andersen categoria Miglior albo illustrato), è un libro che ci aiuta in questo processo.

Io parlo come un fiume

Jordan Scott – Sydney Smith, Io parlo come un fiume

Gli albi illustrati di qualità non hanno morale, non hanno ricette e soluzioni, ma fanno pensare. Sollevano domande, suscitano emozioni, permettono di identificarsi nell’Io narrante… che parla come un fiume. E come parla un fiume? 

I dettagli delle immagini iniziali, i primi frammenti di frasi creano un ritmo sospeso e introducono l’argomento delle parole, chiare nella testa ma che restano “suoni intrappolati nella bocca”. E questo spaventa, rende diversi, allontana. “Sono più bloccato che mai e voglio tornare a casa”

Il papà, dopo “una giornata di difficoltà di parole”, propone una passeggiata lungo la riva del fiume ma la serenità del momento non cancella “la tempesta nella pancia”.

Il padre abbraccia il figlio e indica il fiume suggerendo un’affinità tra l’acqua del fiume e le parole che restano “aggrovigliate nella bocca”. L’acqua è gorgogliante, vorticosa, dirompente ma il fiume scorre calmo oltre le rapide. 

E con questa nuova prospettiva il protagonista affronta la giornata scolastica e… parla come un fiume. 

Questo dobbiamo cercare di fare: cambiare prospettiva. Non nascondere, negare, proteggere ma aiutare i nostri figli (e noi stessi) ad osservare le cose da diverse angolazioni, sempre.

Io parlo come un fiume è un poetico albo sulla diversità

È riduttivo pensare che Io parlo come un fiume sia un libro sulle balbuzie. Parla di diversità, di resilienza, di rapporti umani, di genitorialità, di natura. Perché siamo natura e spesso, nell’ambiente naturale, troviamo le risposte che ci servono e la serenità per affrontare le giornate difficili.

Nella postfazione scopriamo che il libro è autobiografico e questo ce lo fa amare ancora un po’ di più.

I libri finalisti del Premio Andersen 2022

Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2022.

Finalisti miglior libro 0/6 anni

Finalisti miglior libro 6/9 anni

  • Ellen e il leone, di Crockett Johnson – traduzione Sara Saorin, Camelozampa
  • La traversata degli animali, di Vincent Cuvellier – illustrazioni Brice Postma Uzel – traduzione Flavio Sorrentino, Biancoenero Edizioni

Finalisti miglior libro 9/12 anni

  • Tasso e Puzzola, di Amy Timberlake – illustrazioni Jon Klassen – traduzione Sara Ragusa, HarperCollins Italia

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Poetico

Un albo poetico sulla diversità che è parte di ognuno di noi

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Elena Valente

Insegnante di scuola primaria, lettrice vorace e onnivora, da oltre vent'anni cerca di instillare nei propri alunni e alunne il sacro fuoco della lettura.

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