6 aspetti da considerare quando ti trovi di fronte a un bambino che non vuole leggere
Molti genitori desidererebbero che i propri figli fossero fin da subito degli appassionati lettori. I benefici, infatti, che una tale precoce devozione alla lettura può portare sono certamente molteplici. Buona parte dei bambini nei primi due anni di scuola si entusiasmano con facilità alla lettura. Molti sì, ma non tutti.
Alcuni trovano difficoltà nell’apprendere proprio il meccanismo legato alla lettura, nel riconoscere i suoni o le parole già note che dovrebbero essere invece individuate a prima vista. Altri ancora non riescono a trovare una lettura che possa appassionarli.
Cosa fare e cosa non fare con un bambino che non vuole leggere
Se avete un bambino che non vuole leggere, anche se ha iniziato le primaria, non preoccupatevi però più del dovuto. Infatti ci sono diverse cose che ancora potete fare per stimolarlo a leggere. Ad amare i libri.
Test di verifica di udito e vista
È bene sempre essere certi che alla base della riluttanza alla lettura non ci sia un problema legato all’udito o alla vista. È consigliabile togliersi al più presto possibile ogni dubbio. Una visita presso l’oculista o l’otorino potrà escludere problemi fisiologici o anomalie nel campo visivo o nell’udito.
Alleviare la pressione
Tutti vorrebbero che i propri figli non avessero problemi d’apprendimento, rischiando magari di rimanere indietro rispetto ai compagni di classe. Esercitare troppa pressione su di loro, tuttavia, può essere davvero controproducente e provocare nel bambino un senso di fallimento, la paura di non essere all’altezza. Tenete sempre presente che la maggioranza dei bambini riesce comunque a imparare a leggere.
Trasformatelo in un divertimento
Trasformare la lettura in divertimento è certamente una delle strategie migliori per incoraggiare i bambini a diventare lettori provetti. La lettura non deve apparire come un impegno o un compito da assolvere. ma piuttosto come qualcosa di bello e divertente. Magari cercate di creare nella vostra casa un angolo dedicato alla lettura con cuscini colorati e un cesto pieno di libri accattivanti; oppure visitate insieme delle librerie o ancora organizzate attività ispirate ai libri stessi.
Leggete voi al vostro bambino che non vuole leggere
Leggere al vostro bambino e la cosa più importante che potrete mai fare per aiutarlo nella lettura, per farlo diventare insomma un lettore provetto. Nulla aiuta e stimola di più che ascoltare la lettura ad alta voce di un libro. È fondamentale. Leggete e rileggete lo stesso libro più volte, anche se vi potrà apparire noioso e ripetitivo; in verità, non dimenticatelo, è di grandissimo aiuto per il bambino. Un’abitudine che non andrebbe persa, non solo perché è un piacevolissimo modo di trascorrere del tempo insieme , ma anche perché il bambino continuerà così a imparare sulla lettura sempre qualcosa di nuovo.
Lasciate che sia il bambino a scegliere i libri
Anche se l’argomento vi sembra sciocco o risibile, lasciate che sia vostro figlio a scegliere i libri da leggere. Non guastategli il divertimento, imponendo letture più impegnative o che voi considerate migliori. È sbagliato trasformare la lettura in una sorta di continua sfida con le sue abilità di lettore in erba. Toglierebbe al bambino buona parte del divertimento. Incoraggiatelo, dunque, a leggere libri che lo divertano o lo interessino veramente. Poco conta l’argomento, a patto, naturalmente, che il testo scelto non vada contro la scala dei vostri valori o del vostro codice morale.
Incontrate i suoi insegnanti
Se avete sentore che vostro figlio ha problemi con la lettura, prendete appuntamento con i suoi insegnanti. Insieme potrete fare una valutazione certamente più accurata, visto che l’insegnante ha il polso della situazione, conosce bene tutta la classe e in tutta probabilità sarà anche in grado di offrirvi validi e importanti suggerimenti per risolvere il problema.
Via | CBC
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