La casa delle meraviglie: Anna Vivarelli racconta le avventura di una bambina e del suo papà
Quando mi chiedono di dove sono – una domanda abbastanza classica per iniziare una normalissima conversazione – mi blocco: vanto 10 traslochi in età adulta, più uno da bambina di cui non ho memoria, quindi, definire il punto di partenza è per me davvero difficile. Così, rispondo che al momento sono qui, domani chissà… ascolto il vento e spesso il vento cambia.
La protagonista del romanzo La casa delle meraviglie di Anna Vivarelli (Feltrinelli Kids, candidato al Premio Strega ragazzi e ragazze 2021, categoria 8+), conosce bene questa sensazione. Anzi, ammetto che la soluzione escogitata dal suo papà è geniale, forse non del tutto legale, ma geniale.
La casa delle meraviglie
Emma vive con il suo papà. Stanno insieme da sempre e da sempre cambiano casa. O meglio da quando la mamma si è ricordata di amare ancora il suo primo amore, e da quando si è ricordata anche di essere la proprietaria della casa dove vivevano…
Il papà di Emma, tuttavia, al contrario di molte altre persone, non conosce il rancore. Sicuramente ci è rimasto molto male, soprattutto quando ha scoperto di essere solo il secondo amore, ma quando un problema arriva l’importante è trovare una soluzione. Sempre. E dato che vende case, abitarle mentre le mostra al pubblico pare una soluzione come altre.
Così rimanemmo io e lui, e papà si organizzò.
“Per fortuna ho orari elastici e posso organizzarmi!”, diceva quando per esempio mi veniva l’influenza o il mal di pancia e non potevo andare a scuola.
Poi però dovemmo lasciare l’appartamento, perché era di proprietà della mamma e lei aveva bisogno di venderlo per acquistare una villetta con giardino a Hertogenbosch. “Non è un nome straordinario?” mi disse papà mentre io tentavo di pronunciarlo. “Partire per Hertogenbosch” diventò uno dei nostri modi di dire, misteriosi per tutti ma a noi perfettamente chiari.
Portarsi la casa appresso
Non fatevi venire la tristezza, proprio no. Emma e il suo papà sanno davvero organizzarsi e amano le case dove hanno vissuto. In ognuna c’era qualcosa che li ha resi felici: dal divano comodo alle finestre luminose, dalla piscina al giardino. Le loro poche cose vengono comodamente trasportate in uno scatolone ed Emma continua ad andare a scuola (tra l’altro è davvero molto brava). Quindi, no. Nessuna tristezza. Anzi.
Un giorno però qualcuno si deve essere accorto di queste soste momentanee, e anche alla nostra stramba coppia figlia e papà tocca trovare una casa quasi vera. Scrivo quasi perché il papà di Emma ha davvero il dono di stupire: non una casa normale ma una casa mobile, una di quelle piccine, piccine, che solitamente vediamo nei campeggi, con il giusto indispensabile. Due letti una piastra elettrica un piccolo frigo… fuori però ci stanno tre sedie e un tavolino e tutto ha un buon odore. Ci sono scoiattoli tra gli alberi, e Emma sorride anche a questa casa.
I problemi sono dietro l’angolo, anche se è la casa delle meraviglie
Ma, il papà di Emma, che, ricordo, vende case, al momento dell’acquisto, quando ha firmato il contratto, non si è accorto che gli stavano vendendo la casa ma non il terreno dove questa sosta. Così ora si devono nuovamente spostare, con una grande differenza dal passato, questa volta la casa va con loro…
Non auguro a nessuno di incontrare la signora Delfina Pavonessa, una in grado di mettere in soggezione anche un orco, di far tremare di paura due vigili grandi e grossi, e perfino di sbaragliare il miglior papà del mondo.
“Prendete le vostre carabattole e sloggiate alla svelta!” ci gridò dopo essersi presentata.
“E perché?” chiese papà.
“Perché state occupando abusivamente il mio terreno!”
I vigili se ne stavano lì, un metro dietro di lei, senza dire niente: uno cominciò a guardarsi le scarpe, mentre l’altro finse di interessarsi a uno scoiattolo che sgranocchiava qualcosa di appetitoso.
“Ma questa è la nostra casa!” obiettò papà.
Delfina Pavonessa scoppiò a ridere. Lo scoiattolo smise di sgranocchiare e fuggì via, lui che poteva.
Ancora: niente panico! Perché proprio quando sembra tutto perduto… i veri amici, anche quelli strambissimi, arrivano in soccorso!
Una storia piacevole
La casa delle meraviglie è una storia molto divertente. È una favola moderna capace di prenderci per mano per accompagnarci nella vita di Emma (bambina davvero incredibile, capace di vivere sempre con il sorriso e una speranza rara) e del suo papà, un po’ distratto, forse, ma davvero forte! Non mancano amore e amicizia, vecchietti arzilli e amici enormi.
Una lettura davvero piacevole, che, ne sono certa, conquisterà il cuore di molti bambini.
Premio Strega ragazzi e ragazze 2021
Su Libri e bambini presentiamo i testi in gara per il Premio Strega ragazzi e ragazze 2021.
Miglior libro d’esordio
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
Categoria 6+
- Alex Cousseau, Murdo. Il libro dei sogni impossibili (L’Ippocampo)
- Elisa Mazzoli, 50 storie per stare insieme alle storie (Pulce)
- Emanuela Da Ros, Penka la mucca clandestina (Feltrinelli)
- Giuseppe Ferrario, Thoni e i suoi cugini – Un’estate fuor d’acqua (HarperCollins)
- Guido Quarzo, Il bambino, la volpe e il buio (Edizioni San Paolo)
- Laura Imai Messina, Goro Goro (Adriano Salani Editore)
- Rose Lagercrantz, Il mio cuore ride e saltella (Il Castoro)
Categoria 8+
- Alice Keller, Caro signor F. (Camelozampa)
- Bjarne Reuter, Elise e il cane di seconda mano (Iperborea)
- Håkon Øvreås, Aaron X (Giunti Editore)
- Juris Zvirgzdiņš, Rinoceronte alla riscossa (Sinnos)
- Maddalena Vaglio Tanet, Il cavolo di Troia e altri miti sbagliati (Rizzoli)
Categoria 11+
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
- Davide Morosinotto, La più grande (Rizzoli)
- Fatima Sharafeddine, Faten (Gallucci)
- Jakob Wegelius, La scimmia dell’assassino (Iperborea)
- Sharon Draper, Divisa in due (Feltrinelli)