Divisa in due: una densa storia di Sharon M. Draper
Quante volte vi siete sentiti “divisi in due”? Spezzati a metà tra decisioni da prendere, comportamenti e pregiudizi. E se ci fermiamo un attimo a riflettere… chissà quante volte un adolescente si sente così, tranciato, tra chi è, chi vorrebbe essere e chi sta diventando. Come se tutti questi Io gli stessero per sfuggire di mano mentre la sensazione di impotenza lo avvolge.
Sentimenti normali mentre si cresce, che a volte ritornano anche durante l’età adulta. Perché il solo fatto di metterci in discussione, porci delle domande, tentennare di fronte a presunte verità assolute ci porta a momentanei disequilibri, anche da grandi.
Divisa in due diSharon M. Draper (traduzione di Francesca Pe’, Feltrinelli editore, candidato al premio Strega ragazzi e ragazze, Categoria 11+) è un libro denso. Affronta molte tematiche complesse, ma lo fa con uno stile narrativo pulito, lineare. È un libro per ragazzi e ragazze che stanno cercando un proprio posto nel mondo, che tendono a farsi tante domande, che cercano momenti di tranquillità ma contemporaneamente affrontano la vita con un entusiasmo raro.
Divisa in due
Izzy, o Isabella, è una ragazzina di dodici anni. È sveglia, attenta, ama suonare il pianoforte, e conquista il lettore proprio per la passione che mette in ogni cosa che fa. Divisa in due sembra il suo diario. Non è l’autrice a raccontarci la vita di Izzy, ma è Izzy stessa che ci prende per mano e ci accompagna nelle sue giornate frenetiche e nelle sue riflessioni semplicemente geniali. In poche pagine Izzy ci racconta del suo amore per la musica e per i suoi genitori, che stanno passando un difficile momento tanto che decidono di separarsi.
Fare la doccia da papà è una goduria: ha uno di quei sistemi che spruzzano l’acqua anche dai lati e ti fanno una specie di massaggio. A volte resto lì dentro per mezz’ora, quando nessuno se ne accorge.
A casa della mamma l’acqua calda finisce dopo un quarto d’ora. Cavoli, le ci vorrebbe proprio un trattamento come questo! Mi viene in mente che da un po’ la vedo sempre stanca. Una doccia così la rimetterebbe in sesto: cerca di nasconderlo, ma so che piange tutte le volte che facciamo lo scambio.
Fin qui la storia di Izzy appare simile a quelle di molte, moltissime, altre famiglie. Ma lei con la sua naturale franchezza ci racconta le settimane dalla mamma e quelle dal papà, gli scambi al centro commerciale, le liti, i nuovi amori. Il tutto senza giudizio. Ci narra le sue paure e sensi di colpa, le sue amicizie, e senza perderci troppo tempo ci mette al corrente che sua mamma è biondissima e suo papà è nerissimo.
Sopra il letto ho appeso il calendario dell’anno nuovo che mi hanno regalato a Natale. È organizzato in settimane. Ho colorato le settimane della mamma con l’evidenziatore verde e quelle del papà con l’arancione fosforescente. Ventisei settimane per ciascuno. Divise esattamente a metà. Sapete qual è la cosa triste? Non ci sono settimane per me.
Izzy e basta, al di là dei pregiudizi
Non usa mai la parola mulatta Izzy, perché lei è Izzy e basta. Nonostante gli errori dei genitori, che è innegabile ci siano stati e sono anche insidiosi, di una cosa non si può rimproverarli: Izzy è una bambina molto amata. Inoltre, nella sua vita non si sono insinuate domande sul colore della pelle o su una presunta diversità. Nulla ha offuscato la sua identità fino a quando a scuola una sua amica trova nell’armadietto un cappio: un simbolo forte, un’offesa enorme.
Izzy inizia a notare differenze e pregiudizi, inizia a porsi domande, ma saranno due eventi, uno davvero fastidioso e uno gravissimo, a sbatterle in faccia la cruda realtà.
Divisa in due, una storia “normale”
Una storia a tratti “normale”, con anche alcuni capi d’ accusa, raccontata con una tale delicatezza e soprattutto dalla parte dei ragazzi, da conquistare fin dalle prime righe. Perché Izzy è “vittima” di una serie di scelte che non dipendono da lei: è vittima di un divorzio difficile anche se i genitori la amano alla follia, vittima di pregiudizi, vittima di stereotipi. E la sua capacità di analisi riesce a portare noi lettori a riflessioni molto profonde, riflessioni che a mio avviso potrebbero arricchire dibattiti scolastici e familiari.
Premio Strega ragazzi e ragazze 2021
Su Libri e bambini presentiamo i testi in gara per il Premio Strega ragazzi e ragazze 2021.
Miglior libro d’esordio
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
Categoria 6+
- Alex Cousseau, Murdo. Il libro dei sogni impossibili (L’Ippocampo)
- Emanuela Da Ros, Penka la mucca clandestina (Feltrinelli)
- Giuseppe Ferrario, Thoni e i suoi cugini – Un’estate fuor d’acqua (HarperCollins)
- Laura Imai Messina, Goro Goro (Adriano Salani Editore)
- Rose Lagercrantz, Il mio cuore ride e saltella (Il Castoro)
Categoria 8+
- Alice Keller, Caro signor F. (Camelozampa)
- Håkon Øvreås, Aaron X (Giunti Editore)
- Juris Zvirgzdiņš, Rinoceronte alla riscossa (Sinnos)
Categoria 11+
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
- Davide Morosinotto, La più grande (Rizzoli)
- Fatima Sharafeddine, Faten (Gallucci)
- Jakob Wegelius, La scimmia dell’assassino (Iperborea)
Review Overview
Storia
Leggibilità
Prezzo
Un romanzo che aiuta a crescere
Un bellissimo romanzo, attraverso la voce della sua giovane protagonista ogni lettore potrà scoprire realtà diverse, pregiudizi storici e nuove difficoltà.