Matilda un’ora indietro, romanzo che accende la curiosità
Da quando scrivo per Libriebambini.it molto spesso mi arrivano messaggi di genitori quasi disperati in cerca di consigli per appassionare i figli di 6, 7, 8, 9 e oltre anni, alla lettura. Suggerisco volentieri alcuni titoli, in base all’età e le preferenze del giovane lettore. Tuttavia sottolineo che, a mio avviso, non è un traguardo raggiungibile in pochi attimi. Difficile. molto difficile capire quali sono i libri giusti, molte le variabili e altrettanti i fallimenti. Non per colpa del libro, anzi, ma perché i bambini sono diversi, così come lo siamo noi adulti. E i lettori in fatto di diversità sono campioni.
Come mi regolo con i miei figli è presto detto: io semino libri. Nel senso che li distribuisco per tutta la casa e con assoluta noncuranza avviso: “Questo è bello, decidete voi se leggerlo o meno”. E poi non li guardo più. Così mi ritrovo libri sotto al letto, in bagno, nei cassetti. Libri amati subito e terminati in un battito di ciglia, libri abbandonati ma poi ripresi, o lasciati e persi per sempre (capita, inutile farne un dramma), libri consumati o passati ad amici e cugini. Libri per tutti i gusti, tanti lettori per ogni libro.
Uno di quei libri capace di conquistare anche il lettore più difficile, grazie alla trama complessa ma contemporaneamente limpida e lineare fino alla fine, alla giusta dose di colpi di scena, mistero e buffi avvenimenti è Matilda un’ora indietro di Marie-Christophe Ruata-Arn (traduzione dal francese di Federico Appel, Sinnos editrice).
Matilda un’ora indietro
È una brava studentessa, Matilda Sanchez. Giudiziosa, prima della classe, sempre attenta e volenterosa, tanto da fare volontariato per aiutare gli anziani che non possono portare a passeggio i loro amati ma vecchi, cani. Così lo fa lei, Matilda. Tutto poteva pensare tranne che sarebbe finita in mezzo a una storia talmente assurda e intrigata da mandare in crisi addirittura suo papà, un bravissimo poliziotto.
È proprio dopo una di queste visite di volontariato che Matilda scopre una spilla preziosa nella tasca del cappotto. Una spilla rubata, scoprirà poi. Ma cosa ci fa quella spilla nella sua tasca? Perché è finita proprio lì?
Il primo valido collegamento che riesce a ricostruire è che la spilla appartiene a tre strambe sorelle, le sorelle Arckenbruck. Queste tre vecchiette hanno un cane, Charles, bassetthound, suo recente compagno di passeggiata.
Matilda proprio non ci sta a passare per ladra. Non ci sta a finire dentro una tale confusione di eventi. Così decide di indagare, ma alla fine la sua forte determinazione e razionalità subirà un grande colpo!
Speravo che questa piccola passeggiata potesse rinfrescarmi le idee, ma questo gioiello che ho in tasca riesce a intromettersi in ogni pensiero o persona che incontro.
E la cosa peggiore è che non riesco a riflettere come al solito. Mi sembra che il mio cervello sia una specie di pista da bowling: nel momento esatto in cui le idee si dispongono una di fianco all’altra, ecco che arriva una grande palla di panico che, bum!, le fa cadere tutte, e io mi ritrovo con la testa vuota.
Un libro che vale la pena leggere
È difficile capire quali sono i libri giusti per attivare la passione di leggere, scrivevo all’inizio di questo articolo. Difficile perché alla fine dipende dal lettore e dalla storia, ma a mio avviso Matilda un’ora indietro è una storia con cui vale la pena provare. È divertente, misteriosa, scritta benissimo, capace di appassionare e catturare l’attenzione di chiunque.
Non ho svelato molto volutamente perché non volevo togliere il gusto di scoprire cosa accade a Matilda e come chiarirà quest’intrigo, ma vi assicuro che ci riesce e il come… merita tutta la vostra attenzione.
Review Overview
Storia
Leggibilità
Prezzo
Avvincente
Un romanzo per ragazzi capace di accendere la curiosità in ogni lettore: rimarrete affascinati da Matilda e pagina dopo pagina verrete conquistati dalla sua incredibile storia.