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Darkness: Leonardo Patrignani racconta la paura in modo magistrale

Non è facile scrivere romanzi sulla paura. Se poi questi romanzi si rivolgono ai ragazzi ritengo che l’intento, sebbene nobile, sia ancora più complesso. Da un lato, l’argomento paura è stato proposto e riproposto in mille salse, dall’altro i ragazzi oggi si lasciano difficilmente conquistare da storie che insegnano. Ma… Darkness di Leonardo Patrignani (De Agostini), vincitore del premio Bancarellino 2020, riesce nell’intento.

Con un ritmo narrativo incalzante, veloce e capace di incuriosire anche i meno impressionabili, Darkness offre una storia ricca di spunti di riflessione, senza mai appesantire il messaggio, lasciando ampie possibilità di confronto, riflessione e discussione. Inoltre, soprattutto in questo periodo, abbiamo bisogno di parlare della paura, sia essa densa, palpabile, che leggera e veloce. La paura è parte della vita e riuscire ad affrontarla ci aiuta a crescere.

Leonardo Patrignani unisce il mistero al romanzo di crescita, il giallo all’avventura.

Darkness

Darkness
Leonardo Patrignani, Darkness

Haly è una ragazzina orfana, vive in una casa famiglia, una dimora che accoglie altri ragazzi e bambini soli, come lei. Oh, non fatevi ingannare, questa soluzione non è affatto fatiscente. Anzi! Bambini e ragazzi sono accuditi, e anche amati.

Ma Haly non riesce ad accettare questa realtà, così diversa dalla sua perfetta famiglia, così lontana dai suoi ricordi. Little Crow le va stretta, come spesso accade durante l’adolescenza. Tuttavia Haly ha altri validi motivi per voler andarsene e voltare pagina: vuole dimenticare. La nostra eroina ha un piano ben preciso in testa, e finalmente un giorno decide di scappare.

Ma non ci riesce.

Lontano da lì.
Lontano dal dolore.
Lontano da scorci di ricordi che si aprivano a ogni angolo della strada.
Lontano dagli sguardi della gente, da chi giudicava senza sapere, da chi scherzava su una tragedia.
Lontano dalle domande senza risposta, dai silenzi, dall’indifferenza.
Via, verso qualcosa di sconosciuto.
Non poteva andare peggio, giusto?

No, non sono gli adulti a impedirglielo, e nemmeno gli amici, anche se all’inizio del romanzo ancora ignora di averne. Quel giorno, una nube densa e spaventosa ha circondato il piccolo paese impedendo a chiunque di superarla. La corrente si ferma, i mezzi di comunicazione vanno in tilt, e anche le persone iniziano a dare i numeri: non comprendere cosa sta accadendo fa questo effetto.

Inizia così questa particolare avventura, con un mistero noir degno di Stephen King intrecciato a un giallo capace di far tremare i baffi a Hercule Poirot: chi ha ucciso i genitori di Haly?

Tra bulli che non sanno fare altro se non i bulli, direttori di giornali scolastici intraprendenti e ragazzi innamorati, i colpi di scena si susseguono, le amicizie si rafforzano e gli adulti non sono esattamente come si presentano inizialmente.

La paura

Al centro del racconto di Darkness, la paura è la vera protagonista. Quella paura solida a cui a volte siamo così affezionati che fatichiamo a lasciarla andare, così presente da impedirci di chiederci perché riesce a farci tanto male, una paura capace di renderci immobili e l’unico modo per lasciarla andare è affrontarla, capirla: non proprio un gioco da ragazzi.

(…) la paura è il nemico peggiore, perché non puoi vederla. Puoi solo avvertirne la presenza. Vive in te e si nutre della tua ansia, finché non la scacci.

Darkness è un romanzo che mi ha piacevolmente stupita; è per ragazzi, certo, ma capace di far riflettere anche noi adulti. Scritto in maniera impeccabile conquista e fa paura. Consigliato.

L’importanza della scuola

Aggiungo un ultimo appunto: anche quando la comunità di Little Crow non aveva la più pallida idea di cosa stava accadendo, quando terrorizzate le persone si guardavano l’un l’altra per scovare una spiegazione, quando il buio li stava avvolgendo… la scuola è rimasta aperta, per accogliere, spiegare. Per dare speranza di vita.

Senza scuola la società ha fallito. E le paure stanno avvolgendo sempre più i nostri cuori.

Review Overview

Storia
Leggibilità
Prezzo

Consigliato

Un bellissimo romanzo per ragazzi, veloce, misterioso, capace di conquistare tutti per originalità e ritmo.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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