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Vai all’inferno, Dante!: Luigi Garlando, il Sommo Poeta e Fortnite

Come avvicinare i più giovani al poeta fiorentino Dante? Come farlo amare, leggere e comprendere senza cadere in un fallimento se non clamoroso quantomeno preannunciato?

Luigi Garlando con Vai all’Inferno, Dante! (Rizzoli) prova una strada nuova, per arrivare lì dove molti insegnanti hanno già rinunciato.

Vai all’Inferno, Dante!

Il suo romanzo inizia con un antieroe davvero perfetto, un quattordicenne bulletto che si presenta così:

Vasco Guidobaldi, l’ultimo, valoroso discendente del crociato Guidobaldo Guidobaldi, caduto eroicamente nel 1187 in difesa del Santo Sepolcro.

Certo, non l’ultimo degli ultimi, ma sicuramente antipatico. Vasco bullizza un po’ chi gli pare, prof compresi, tanto il preside è dalla sua parte, o meglio dalla parte di suo nonno. Vanta una villa da paura, ogni comodità e oggetto inutile.

Sua madre è morta alcuni anni prima, ma l’attività di famiglia, la Mors tua, che consiste nel creare tombe assurde per i ricchi, funziona alla grande: d’altronde sappiamo bene che la morte per i ricchi ha un significato diverso… In realtà no, ma le tombe dei ricchi sono da sempre diverse da quelle dei poveri: è un dato di fatto.

Che c’entra Fortnite?

Luigi Garlando, Vai all'Inferno, Dante!
Luigi Garlando, Vai all’Inferno, Dante!

Vasco è anche un super giocatore di Fortnite. Se non sapete cos’è Fortnite vi basti sapere che è un videogioco sparatutto e che vanta milioni di fan più o meno giovani in tutto il mondo. È uno di quei videogiochi che divide in due la platea mondiale: causa di una serie di disturbi da una parte contro uno spasso assoluto dall’altra.

Però immagino che nessuno dei suoi fan super giocatori sia mai riuscito a giocare contro Dante. Vasco sì.

Ed è qui che la nostra storia, e il nostro antieroe subiscono un’incredibile virata. Vasco continua a stare un po’ antipatico, ma inizia a mostrare interessi diversi, mostra il suo affetto per la sorella Tessa, e Dante diventa un suo grande amico, strano, ma amico.

Come sottolinea l’autore: Dante scriveva a vent’anni, era un uomo di passione e la sua vita fu colma non solo di rime ma anche di battaglie e combattimenti. Quindi se proviamo a presentarlo in modo meno noioso potrebbe anche piacere ai più giovani.

Un Dante così… non lo avete mai visto.

Review Overview

Storia
Leggibilità
Prezzo

Originale

Sicuramente un modo originale di presentare Dante, forse non tutti apprezzeranno, ma se esiste una sola strada per far arrivare i suoi versi ai più giovani… forse è questa.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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