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Leggere ai bambini: perché è importante che lo facciano (anche) i papà

Leggere ai bambini è molto più importante di quanto non si creda. La nostra presenza e compagnia li tranquillizza e ascoltare la nostra voce concilia loro il sonno, per esempio: ma ci sono anche molti altri vantaggi dietro questa buona abitudine.

Ci sono genitori che trasformano la lettura ai loro figli in un appuntamento quotidiano per stare insieme; sebbene da più parti questa attività sia ascritta a mamme e nonni, ecco tre buone ragioni per invogliare i papà a leggere racconti e fiabe ai loro figli.

Leggere ai bambini migliora lo sviluppo del linguaggio

Un recente studio dell’Università di Harvard ha valutato gli effetti della lettura dei padri ai bambini e quelli della lettura delle madri: secondo i ricercatori i benefici per i bambini sono maggiori se a leggere è il papà.

Dopo un anno di lettura “paterna” è stato valutato il linguaggio dei bambini e si è riscontrata una grossa evoluzione rispetto a quelli che ascoltavano le storie lette da mamma; i vantaggi per il linguaggio sono ancora maggiori se si inizia a leggere prima che il piccolo abbia due anni. In ogni caso, sono le bambine che migliorano il loro linguaggio ascoltando i padri leggere.

Solletica l’immaginazione dei bambini

Il modo in cui si interagisce con la lettura è diverso da persona a persona: mentre le madri solitamente sono più schematiche al momento di leggere ai bambini, i padri – stando alla stessa ricerca – leggono in maniera più destrutturata. Mentre leggono, i papà pongono domande più astratte ai loro figli e questo fa sì che si ottengano risposte più fantasiose. Per esempio: «Guarda, una scala. Ti ricordi quando c’era una scala nel garage?». Domande come queste stimolano i bambini a usare la loro immaginazione e così la lettura diventa molto più concreta.

Rafforza il vincolo padre-figlio

Il momento del racconto è una preziosa opportunità che si ha per condividere alcuni minuti al giorno con i propri figli e rafforzare il legame. La lettura fa molto bene dal punto di vista cognitivo per lo sviluppo dell’immaginazione e dell’acquisizione del linguaggio, come si diceva sopra, ma è un toccasana anche dal punto di vita emotivo. Crea una complicità speciale con il papà.

Via | Daily Mail
Foto | Picsea via Unsplash

Roberto Russo

Roberto Russo è nato a Roma e vive a Perugia. Dottore in letteratura cristiana antica greca e latina, è appassionato del profeta Elia. Segue due motti: «Nulla che sia umano mi è estraneo» (Terenzio) e «Ogni volta che sono stato tra gli uomini sono tornato meno uomo» (Tommaso da Kempis). In questa tensione si dilania la sua vita. Tra le altre cose, collabora con alcune testate online e tanto tempo fa ha pubblicato un racconto con Mondadori.

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